Cronaca

Ex Ilva, nessuna risposta dal Governo: presidio notturno e sciopero a oltranza

Domani secondo giorno di protesta. Dopo la pausa per San Giovanni Battista, venerdì il corteo verso la prefettura

«Silenzio inquietante dal Governo, venerdì andremo in prefettura con i caschi e determinati». Così il coordinatore dell'Rsu, Armando Palombo, al termine della prima giornata di protesta dei lavoratori ex-Ilva contro la decisione dell'azienda di mettere in cassa integrazione ordinaria (Cigo) i dipendenti in assenza di crisi industriale.

«Al Governo chiediamo, in quanto azionista di questa azienda, di sospendere la procedura di cassa integrazione che riteniamo illegittima», continua Palombo. Secondo i lavoratori, infatti, in questo periodo i prodotti della banda stagnata, come le lattine, sono richiesti dal mercato, il che non giustificherebbe la Cassa integrazione.

Dopo otto ore il presidio si è spostato dalla strada a mare Guido Rossa, rimasta bloccata tutto il pomeriggio, alla fabbrica:  «Resteremo qui tutta la notte e domani mattina ripartiremo alle 7 verso la Guido Rossa - anticipa il cordinatore - giovedì ci fermeremo per il santo patrono, nel rispetto delle tradizioni genovesi, ma venerdì riprenderemo la marcia verso la prefettura».

Il dialogo in prefettura continua ma i sindacati non sono riusciti a contattare il Ministro del Lavoro Orlando, impegnato in Sicilia per il G20. 


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