Cronaca

G8: la parola alla Cassazione sulle violenze alla Diaz

È attesa per oggi, giovedì 5 luglio 2012, nel pomeriggio o in serata, la sentenza della corte di Cassazione sulle violenze compiute dalla polizia alla scuola Diaz di Genova durante il G8 del 2001. Alla sbarra venticinque fra funzionari e agenti di polizia

Genova - È attesa per oggi, giovedì 5 luglio 2012, nel pomeriggio o in serata, la sentenza della corte di Cassazione sulle violenze compiute dalla polizia alla scuola Diaz di Genova durante il G8 del 2001. Venticinque fra funzionari e agenti della polizia sono già stati condannati dalla Corte di Appello di Genova dopo essere stati assolti in primo grado. Il 21 settembre del 2012 scadrebbero i termini per la prescrizione del procedimento.

Per gli indagati, ritenuti responsabili dell'arresto illegale durante il G8 di novantatré no-global, molti dei quali stranieri, il sostituto procuratore generale della Suprema Corte Alessandro Gaeta ha chiesto la conferma delle pene (che variano dai tre ai cinque anni di reclusione, con tre anni condonati per tutti).

Il verdetto è slittato dopo che venerdì 15 giugno 2012 non si erano ancora concluse le arringhe dei difensori dei polizioti. La prima sentenza, quella di primo grado, risale al 13 novembre del 2008. Allora la corte assolse chi guidava la catena di comando e condannò tredici agenti per trentacinque anni e sette mesi di reclusione. Poco meno di due anni dopo, le condanne in appello colpirono anche i vertici delle forze armate (per un totale di 85 anni di reclusione).

Finora il ministero dell'Interno ha pagato circa un milione e mezzo per le prime tranche del risarcimento alle vittime e le spese legali delle parti civili, composte da quasi tutte le persone picchiate e arrestate. Tra i dirigenti ci sono, tra gli altri, il capo del Dipartimento centrale anticrimine Francesco Gratteri, l'ex vicedirettore dell'Ucigos Giovanni Luperi, il capo del Servizio Centrale Operativo Gilberto Caldarozzi, Vincenzo Canterini, ex capo della squadra mobile di Roma.


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