Cronaca

Pegli, aperta inchiesta sul crollo dell'ascensore. E i residenti denunciano: «Già segnalato un guasto»

Il pm Paola Crispo ha aperto un fascicolo per lesioni colpose gravissime in seguito alla caduta della cabina su cui viaggiavano una giovane mamma, che ora lotta per la vita all'ospedale, e la figlia di 3 anni

La Procura ha aperto un’inchiesta, al momento ancora a carico di ignoti, sul crollo dell’ascensore di via Rizzo, sulle alture di Pegli, in cui sono rimaste ferite una giovane mamma di 24 anni, Ilaria Porrata, e la figlioletta di tre anni. 

Per il sostituto procuratore Paola Crispo, cui sono state affidate le indagini, l’ipotesi è quella di lesioni colpose gravissime: al vaglio degli inquirenti c’è la manutenzione dell’ascensore, una cabina di proprietà di un consorzio condominiale che collega, tramite un accesso con chiave, via Rizzo bassa a via Rizzo alta.

Stando alle prime ricostruzioni, il crollo, avvenuto nella mattinata di domenica, sarebbe stato causato dalla rottura del cavo su cui viaggia la cabina, precipitata per circa 30 metri. Ed è proprio per chiarire a quando risale l’ultima manutenzione semestrale, obbligatoria per gli impianti i questo tipo, e se sia stata portata a termine correttamente, che la Procura sta indagando, oltre che per accertare eventuali responsabilità dopo che ieri mattina i condomini hanno segnalato un guasto richiedendo un intervento e nessuno si sarebbe premurato di mettere un avviso. E ancora, perché il freno d'emergenza, sistema che avrebbe potuto impedire la tragedia bloccando la cabina, non ha funzionato?

Le condizioni della giovane mamma, intanto, sarebbero stabili: nella caduta la donna ha riportato ferite molto gravi, compresa una lesione al polmone, e ieri i medici del San Martino hanno dovuto sottoporla a un lungo intervento chirurgico d’urgenza per asportarle la milza, che si sarebbe concluso con successo. La bimba, che al momento del crollo era nel passeggino, è rimasta invece soltanto lievemente ferita.


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