Cronaca

Comandante scomparso, scarcerati i due marittimi

Nonostante il ritrovamento di tracce di sangue sulla nave, infatti, non è stato possibile chiarire cosa sia esattamente accaduto al comandante

Sono stati scarcerati in mattinata Dmytro Savinykh e Oleksandr Maltsev, i due marittimi arrestati lo scorso novembre in relazione alla scomparsa di Yurii Kharytonov, comandante della nave cargo Msc Giannina.

Mancano gli indizi probatori

La richiesta di scarcerazione è stata avanzata dal pubblico ministero Marcello Maresca, ed è stata accettata dal gip sulla base dell’assenza di gravi indizi probatori. Nonostante il ritrovamento di tracce di sangue sulla nave, infatti, non è stato possibile chiarire cosa sia esattamente accaduto al comandante durante la navigazione dal porto di Gioia Tauro, in Calabria, a Genova. L’ipotesi degli inquirenti era che l’uomo fosse stato aggredito dai due marittimi durante una lite scoppiata per alcuni guasti registrati sulla nave, ferito a morte e poi gettato in mare. Il corpo, però, non è mai stato ritrovato.

I fatti

I due marittimi erano stati arrestati sulla nave lo scorso 7 novembre. I loro avvocati, Ruggero Navarra, Barbara Costantino, Fulvia Nari e Davide Paltrinieri avevano chiesto l’intera trascrizione degli atti dall’italiano al russo e la traduzione dell’intercettazione ottenuta dalla polizia durante uno dei primi interrogatori in questura. Le frasi che i due uomini si erano scambiati in russo sembravano avvalorare la tesi della lite e dell’omicidio, ma un successivo esame non sembra avere portato alla luce prove incriminanti. Il prossimo passo nell’inchiesta potrebbe dunque essere la richiesta di archiviazione.


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