Cronaca

Chiavari, il sindaco contro la prostituzione di strada e l'accattonaggio

Firmate due ordinanze per regolare la prostituzione da strada e i fenomeni di accattonaggio e mendicità. Tutte le informazioni su divieti e sanzioni

Il sindaco di Chiavari, Roberto Levaggi, ha firmato - come avviene già da un paio di anni - un'ordinanza per il contrasto alla prostituzione di strada: «Con l'avvicinarsi del periodo primaverile ed estivo - spiega - ho ritenuto di reiterare l'ordinanza antiprostituzione a Chiavari perché in passato ha sortito i suoi effetti e il fenomeno, perlomeno lungo le strade, è diminuito; naturalmente dovremo potenziare i controlli da parte della Polizia Municipale, in collaborazione con le altre forze dell’ordine».

Il sindaco punta il dito contro «il fenomeno, notoriamente collegato ad attività criminali e di sfruttamento, e contro gli effetti negativi sulla sicurezza della circolazione stradale, e quindi sull'incolumità pubblica, causate da comportamenti imprudenti ed imprevedibili dei potenziali fruitori delle prestazioni quando si trovano alla guida di veicoli» e infine anche contro «il frequente disturbo alla quiete pubblica per via delle modalità con cui le prostitute offrono le loro prestazioni e dei litigi tra le stesse».

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Le zone più frequentate dalle prostitute e dai clienti sono i giardini di fronte alla stazione, soprattutto nelle prime ore del mattino. «Dobbiamo quindi agire per cercare di eradicare la prostituzione dalle nostre strade e questa ordinanza è un passo importante» continua il primo cittadino, che vieta a chiunque - fino al 30 giugno - di prostituirsi e contrattare prestazioni sessuali a pagamento, o di intrattenersi anche solo per chiedere informazioni con soggetti che chiaramente esercitano l'attività di meretricio su strada. Chi non rispetta l'ordinanza, rischia multe fino a 300 euro.

Il sindaco di Chiavari ha firmato allo stesso tempo anche un'altra ordinanza per contrastare l'accattonaggio.

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«Anche per quanto riguarda i fenomeni di accattonaggio e mendicità - spiega Levaggi, alla guida di una giunta di centrodestra - ho ritenuto di reiterare l’apposita ordinanza, tenuto tra l’altro conto dell’arrivo di nuovi migranti e con l’obbiettivo di contrastare l’interesse criminale allo sfruttamento dei mendicanti, prime vittime di tale fenomeno.  Faccio presente che in caso di effettiva condizione di indigenza i cittadini possono rivolgersi ai nostri servizi sociali comunali nonché alle tante associazioni di assistenza e volontariato presenti sul territorio. Ritengo quindi che tali ordinanze possano rappresentare un utile strumento per mantenere il decoro e la legalità, ed assicurare un’ordinata e civile convivenza».

Per quanto riguarda quest'ultima ordinanza, il sindaco ha tenuto conto del fatto che alcuni soggetti «richiedono denaro utilizzando lo strumento dell'accattonaggio anche in circostanze di tempo e di luogo o in numero tale da incutere timore e apprensione nei cittadini». Chi aggira il divieto dell'ordinanza, rischia una sanzone fino a 500 euro, e la confisca del denaro provento dell'elemosina.


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