Cronaca

Le ultime ore del Bruco prima della demolizione. Con qualche rimpianto

Nella notte tra lunedì e martedì terminano i lavori di smantellamento della passerella sopraelevata che collega Corte Lambruschini a via Cadorna. Non senza rimpianti

Ultime ore di vita per il Bruco di Corte Lambruschini, la cui parabola discendente, iniziata negli anni ’90 grazie a un progetto dell’architetto Piero Gambacciani, si è conclusa nell’incuria e nel degrado con due notti di lavoro finalizzato a demolirlo.

La caratteristica passerella sopraelevata che passa sopra viale Duca d’Aosta per arrivare in via Cadorna, pensata inizialmente per rivoluzionare la vita dei pedoni della Foce in modo innovativo, consentendo loro di attraversare la strada al riparo da pioggia e vento, ormai da anni era stata chiusa per mancata manutenzione, diventato un ricovero per senzatetto e tossicodipendenti che sfruttavano il passaggio coperto per trovare rifugio. Della sua demolizione si era iniziato a parlare già nel 2014, ma è stato con l’avvio dei lavori per il terzo lotto di copertura del Bisagno che si è infine concretizzata, e le operazioni di smaltimento sono ufficialmente iniziate nella notte tra sabato e domenica, quando una prima metà del Bruco, quella che sorvola il tratto tra Corte Lambruschini e la semicarreggiata lato levante di via Duca d’Aosta, è stata buttata giù.

Tantissimi i genovesi che la mattina di domenica si sono soffermati a guardare il bizzarro effetto prodotto dalla presenza di una sola parte del Bruco, un’assenza che in tanti hanno salutato con gioia, anche se non è mancato qualche rimpianto, soprattutto da parte di chi, sinché ha potuto (complici le manutenzioni) ha sfruttato il Bruco. Il destino del Bruco è diventato uno dei principali argomenti di discussione anche sui social network e sui gruppi utilizzati dai genovesi per condividere e commentare notizie della città, e anche se la maggior parte (soprattutto i residenti della Foce) sembra aver vissuto la demolizione come una liberazione, non sono mancata critiche pungenti alla gestione della struttura da parte dell’amministrazione e riflessioni sulle sue potenzialità, oltre che domande su un eventuale riutilizzo dei materiali di risulta.

VIDEO | L'ultimo giorno del Bruco, addio alla passerella di Brignole

Su quest’ultimo argomento, tante ipotesi ma ancora nessuna concreta. Nel frattempo il Bruco, menomato, trascorre le sue ultime ore di vita guardando dall’alto la città che alla fine l’ha “ripudiato”.

Di seguito le modifiche al traffico per i lavori, in vigore dalle 20 di lunedì 12 dicembre alle 7 di martedì 13 dicembre, orario modificato in ragione dei tempi più lunghi necessari per terminarli

- divieto di transito e divieto di fermata veicolare nella semicarreggiata lato ponente di viale Emanuele Filiberto Duca d’Aosta, fatta eccezione per i veicoli afferenti al cantiere;
- limite massimo di velocità 30 km/h in via Cadorna;
- divieto di transito pedonale sul lato monte dell’intersezione Buenos Aires – Cadorna – Brigata Bisagno - Duca d’Aosta;
- via Canevari, istituzione del divieto di transito dall’altezza dell’intersezione con corso Montegrappa– Ponte Castelfidardo con direzione mare, a eccezione dei mezzi AMT e dei veicoli degli aventi diritto;
- via Archimede, istituzione del divieto di transito dall’altezza di piazza Giusti con direzione mare, a eccezione dei mezzi AMT e dei veicoli degli aventi diritto;
- via Tolemaide, nel tratto tra corso Torino e piazza delle Americhe, istituzione del divieto di transito, a eccezione dei mezzi AMT e dei veicoli degli aventi diritto;
- corso Torino, è consentita la svolta verso corso Buenos Aires, sia in direzione levante che in direzione ponente, esclusivamente ai mezzi di trasporto pubblico locale;

- corso Galileo Galilei, istituzione del divieto di transito dall’altezza di piazza Manzoni con direzione mare, a eccezione dei veicoli degli aventi diritto
 


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