Cronaca

Usb vigili del fuoco: "Morte di Andrea scolpita nei nostri cuori, ma lavoriamo in condizioni precarie"

Nota del sindacato dopo che nove colleghi hanno ricevuto l'avviso di chiusura delle indagini per la tragedia in cui ha perso la vita il giovane, rimasto incastrato in canoa alla foce del torrente Entella

Il torrente Entella

L'Usb vigili del fuoco di Genova, a due giorni dalla chiusura delle indagini, torna sulla tragedia di Andrea Demattei, il 14enne deceduto nel gennaio 2023 dopo essere rimasto incastrato con la canoa nel torrente Entella, a causa di un tronco, mentre si allenava con la società sportiva cui era iscritto.

La tragedia "rimane scolpita nel cuore di ogni vigile del fuoco. Ogni morte - fa presente Usb -, che avviene nel soccorso, lascia un segno indelebile e questa tragedia ha stravolto la nostra comunità. La nostra organizzazione sindacale non entrerà nel merito dell'intervento, che dovrà essere analizzato dalla Procura, e siamo fiduciosi che la giustizia farà il suo corso. Riteniamo però importante, verso il Corpo più amato dalla popolazione, non sbilanciare una informazione mediatica, che dovrà ancora essere sviluppata nelle sedi opportune".

"Il nostro ruolo sindacale - prosegue Usb - è salvaguardare i lavoratori di una categoria cosi legata alla protezione dei cittadini, ma in condizioni di lavoro, che sono assolutamente precarie a partire dalle sedi, dai dispositivi di protezione individuale, dai mezzi nonché dal personale. Viviamo e lavoriamo in sedi dove il decreto legislativo 81 è calpestato quotidianamente nelle continue deroghe, che hanno sempre caratterizzato il nostro lavoro con dpi insufficienti e in alcuni casi siamo costretti a intervenire con indumenti non a norma".

"Abbiamo una carenza strutturale di organico - ricorda Usb - di circa il 30% (compreso quello nautico e sommozzatori in chiusura imminente) rispetto alle piante organiche con personale operativo, che permane in servizio sino a 62 anni prima della quiescenza, senza un registro delle malattie professionali, nessun riconoscimento di categoria altamente usurante, senza Inail e senza tutela legale, ma continuiamo a svolgere egregiamente il nostro lavoro. Inoltre sono più di 4 anni chiediamo l'apertura del distaccamento di levante genovese, ormai diventato un miraggio, che per la popolazione significherebbe interventi con tempistiche ridotte".

"Confidiamo nel lavoro della magistratura ma non accetteremo più false pacche sulle spalle, per questi motivi chiediamo alla cittadinanza di unirsi alla prossima manifestazione dei pompieri per rivendicare tutte quelle risorse indispensabili per la protezione dei cittadini e del territorio", conclude l'organizzazione sindacale.


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