Cronaca

Abbonamenti dei treni più cari per colpa di un algoritmo sbagliato: la mappa

La beffa: tariffe maggiorate del 33% per quasi dieci anni

Quasi dieci anni di tariffe "sballate", maggiorate in media del 33% per gli abbonamenti che riguardano i treni sovrearegionali: e così da Genova Brignole a Milano Centrale il mensile, anziché 159,10 euro, costerebbe 121,20 euro. Una differenza di 37,90 euro che - sommata mese per mese, anno per anno - diventa una bella cifra. 

Oppure, facendo un altro esempio, da Genova Piazza Principe a Pisa, la tariffa applicata è di 159,10 euro, mentre quella giusta sarebbe di 129,40 euro, con una differenza di 29,70 euro al mese. E ancora, da Genova Brignole a Torino Porta Nuova, i pendolari avrebbero sborsato circa 30 euro in più al mese.

Il prezzo sarebbe "gonfiato" a causa di un algoritmo sbagliato: la denuncia arriva da Assoutenti che ha spiegato come la formula matematica con cui si calcolano (da dieci anni) le tariffe per i viaggiatori dei treni sia sbagliata.

Trenitalia ha ammesso la veridicità di quanto le associazioni sostenevano da tempo, e in una nota ufficiale spiega: «L'azienda condivide il disagio e le recriminazioni dei comitati pendolari che lamentavano il fatto che con l'algoritmo applicato gli abbonamenti sovraregionali arrivano a costare fino al 33% in più di quanto dovrebbero essere tariffati».

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Adesso il punto è: come risarcire i cittadini? Dovrà essere l'autorità giudiziaria a decidere come risarcire quanto indebitamente pagato?

Trenitalia ha «già posto la questione all'attenzione della Commissione Trasporti della Conferenza delle Regioni. Ci si attende che si riunisca a breve e affronti definitivamente il caso con l'obiettivo di individuare una nuova formulazione del calcolo, che venga incontro alle istanze portate avanti da Assoutenti ma nel contempo preservi l'equilibrio economico dei Contratti di servizio».

Ogni decisione in materia compete infatti alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, titolari per legge della tariffazione regionale e sovraregionale. La Conferenza si riunirà, su richiesta di Trenitalia, entro la fine di febbraio, conseguentemente Assoutenti farà pressione su Chiamparino e Toti rispettivamente presidente e vice affinché i pendolari vedano riconosciuti i loro diritti. Sulla base delle decisioni prese dalla Conferenza stessa, Assoutenti si riserva di decidere le prossime mosse. 

Enrico Pallavicini, portavoce dei comitati pendolari di Assoutenti, commenta: «Ci aspettiamo, da aprile, il riallineamento tariffario. In caso contrario segnaleremo tutto all'Autorità di regolazione dei trasporti e alle Procure per l'eventuale individuazione di reati».


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