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Ma è così difficile fare la raccolta differenziata?

Sacchetti di plastica che spuntano dai bidoni della carta, cartoni della pizza in quelli della plastica, rifiuti abbandonati anche quando i cassonetti non sono pieni: la mancanza di educazione civica costa alla collettività

Spazzatura abbandonata davanti ai cassonetti

Ma è così difficile fare la raccolta differenziata? La domanda sorge spontanea ogni sera, al momento di andare a buttare sacchetti e sacchettini nei vari cassonetti nei pressi di casa. Un gesto semplice, ma evidentemente non per tutti. Esulando dalle recenti polemiche sui nuovi bidoni, sulle aperture troppo piccole e sulla capienza (ne abbiamo già parlato a questo link) quello che balza all'occhio è quanto ancora manchi vera e propria 'educazione al riciclo'. Un problema che complica, non poco, la situazione.  

Sacchetti di plastica che sbucano dal cassonetto della carta e, viceversa, sacchetti di carta o scatole di cartone incastrate in quello della plastica. Se si parte così, chissà poi cosa contengono all'interno. Per non parlare dell'indifferenziato, dove spesso si trova un vero e proprio 'rigattiere' a cielo aperto. Rifiuti più o meno ingombranti abbandonati, vasi di fiori, piante di varia grandezza ormai secche, vecchi giocattoli, cartoni della pizza, piccoli elettrodomestici come ventilatori o tostapane. La fantasia sembra non avere limiti. E nemmeno la maleducazione. 

Un altro grosso problema sembra essere la pigrizia. Mi è capitato spesso di trovare diversi sacchetti accatastati ai piedi del bidone, che però era vuoto. Perché? A volte ingannava un sacchetto incastrato nella feritoia, ma bastava spingerlo in fondo al cassonetto per gettare il proprio. In altri casi, forse, c'è stato un primo incivile che ha poi trascinato i successivi a pensare che non ci fosse più spazio per gettare l'immondizia: pigiare il bottone e verificare con i propri occhi era evidentemente troppo complicato. Ci sono poi casi in cui il bidone era pieno per davvero, ma abbandonare i rifiuti a terra, nel 2023, non è una soluzione accettabile. È una questione di educazione civica, evidentemente non così diffusa. Spesso, tra l'altro, basta spostarsi in un altro punto di raccolta per trovare cassonetti vuoti. 

E allora, che fare? Esistono campagne di educazione al riuso e al corretto conferimento dei rifiuti, esistono anche le multe per chi abbandona rifiuti in strada (e mai come in questo caso sono sacrosante), ma evidentemente tutto questo non basta. Insegniamo ai nostri bambini l'importanza dell'ambiente e del riciclo (e spesso i più piccoli e i più giovani ne sanno anche più di noi, merito delle campagne nelle scuole), proviamo a 'educare' i nostri vicini di casa quando colti in fallo, pensiamo (se proprio non siamo così interessati alle tematiche 'green') che, comunque, gettare rifiuti a caso nei contenitori adibiti al riciclo comporta un costo maggiore per tutta la collettività. Magari si tratta solo di una goccia del mare, ma provarci non costa davvero nulla.


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