Salute

Sanità, dal nuovo Galliera alla manifestazione d'interesse per cardiochirurgia: tutte le novità

L’avvio del cantiere del Galliera è previsto entro il primo semestre del 2025

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - nella stessa giornata delle polemiche sui debiti dei cittadini liguri per pagarsi le cure con la sanità privata - ha illustrato alcune novità nel settore sanitario ligure, a partire dalla nuova manifestazione di interesse per l’acquisto dal privato accreditato di prestazioni di cardiochirurgia e cardiologia interventistica per 3,8 milioni di euro e le prossime tappe per la realizzazione del nuovo ospedale Galliera, dopo che il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso di alcune associazioni, con l’avvio del cantiere entro il primo semestre del 2025.

Per quanto riguarda il Galliera, “dopo il respingimento del ricorso straordinario presentato con un certo accanimento terapeutico dalle associazioni che non volevano la sua realizzazione, oggi possiamo rimetterci in carreggiata e ripartire. È nostra intenzione inserire il Galliera nel quadro di finanziamenti previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio del settembre 2022 in cui rientrano l’ospedale Unico di Taggia e il Santa Corona. Quel Decreto avrebbe dovuto finanziare anche il polo di Erzelli, su cui stiamo invece ragionando per un partenariato pubblico privato: non appena la Giunta delibererà la volontà di perseguire quel tipo di percorso, più coerente con i tempi imposti dal Pnrr, il Galliera verrà inserito nel nuovo decreto interministeriale, così da rendere compatibile la realizzazione dei due ospedali. Prevediamo che i cantieri potranno partire entro il primo semestre del prossimo anno”.

Per quanto riguarda poi le liste d’attesa, “dopo i positivi risultati sulla diagnostica per immagini, Alisa ha pubblicato una nuova manifestazione di interesse per l’acquisto dal privato accreditato di prestazioni di cardiochirurgia e cardiologia interventistica. Mi preme sottolineare che sono gare prorogabili alle medesime condizioni con l’obiettivo di riequilibrare il sistema rispetto all’offerta pubblica, su cui sta lavorando la Cabina di Regia per migliorarne l’efficienza”, conclude Toti.

Abbattimento liste di attesa

I dati relativi alle disponibilità delle prestazioni di diagnostica per immagini, dopo la manifestazione d’interesse per il privato accreditato per 7,4 milioni di euro, "mostrano segnali particolarmente positivi, con un forte abbattimento dei tempi" commenta la Regione: dai dati forniti, rispetto al 7 marzo, prima dell’apertura delle agende con le nuove prestazioni acquistate, per un’ecografia all’addome in Asl1 con priorità B, si passa da 95 a 5 giorni di attesa; per una Tac all’addome senza mezzo di contrasto la Asl2 è passata da 103 a 6 giorni. Per una ecografia alle ovaie in Asl3, si è scesi da 103 a 5 giorni; una risonanza magnetica in Asl4 alla colonna cervicale senza mezzo di contrasto viene garantita oggi in 4 giorni, rispetto ai 171 di inizio mese. Per una tac all’addome superiore in Asl5 si scende da 26 a 4 giorni.

Manifestazione d'interesse per la cardiochirurgia

Dopo la manifestazione d’interesse per 7,4 milioni di euro dedicata all’acquisto dal privato accreditato di prestazioni di diagnostica, sono state destinate risorse a cardiochirurgia e cardiologia interventistica: “L’incremento rispetto allo scorso anno è pari a 3,8 milioni di euro per quanto riguarda il privato accreditato – spiega Filippo Ansaldi Direttore Generale di Alisa - Parallelamente abbiamo programmato un incremento di produzione per il Policlinico San Martino, Hub di riferimento per la cardiochirurgia e complessivamente prevediamo un aumento dell’attività del 27% rispetto allo scorso anno. Con questi numeri, l’obiettivo è quello di rispondere interamente al fabbisogno dei liguri, aggredendo il tema della mobilità passiva. I prossimi ambiti di intervento con risorse straordinarie per le manifestazioni di interesse del privato riguardano l’ortopedia, la riabilitazione intensiva, la chirurgia ambulatoriale e chirurgia a media complessità”.

Nuovo Galliera: partenza entro la prima metà del 2025

“Chiusa l’ultima vicenda del ricorso straordinario con la bocciatura del Consiglio di Stato, prevediamo che i lavori per il nuovo Galliera possano partire entro la prima metà del 2025 – spiega il direttore generale Francesco Quaglia -. L’ospedale sarà una casa intelligente e flessibile progettata già in funzione dell’applicazione attuale dell’organizzazione per intensità di cura e con logiche che favoriscono il Lean management. Sarà un edificip 'smart' completamente cablato, monitorato e automatizzato, nel quale sarà possibile 'navigare' anche in modo virtuale, sia per il visitatore, sia per gli operatori. L’ospedale costituirà un centro ad alta tecnologia dove la diagnosi e la cura saranno svolte per processi e quindi con una visione di continuità e integrazione nelle cure”.

L’erogazione delle cure per livelli di intensità assistenziale del nuovo Galliera prevede la riorganizzazione logistica degli ospedali superando il concetto di reparto e divisione per rendere disponibili aree al ricovero di malati a diversa attribuzione nosologica selezionati in base alla complessità assistenziale richiesta.

Le aree verdi occuperanno 9.814 mq, mentre l'area complessiva sarà di 70.232 mq. Le camere operatorie saranno 14, il numero degli ambulatori 80 e il parco macchine vedrà 5 tac, 2 pet/tac, 3 risonanze magnetiche, 3 angiografi, 3 acceleratori lineari, 1 gammacamera, una piastra dei laboratori (polispecialistica) e 4 palestre di riabilitazione. Conserverà un forte orientamento chirurgic e continuerà a garantire tutte le prestazioni in regime di urgenza, di elezione, di chirurgia e di chirurgia specialistica, oncologia, radioterapia, nonché le prestazioni di diagnostica per immagini e di laboratorio all’avanguardia. L’edificio sarà un’opera a basso impatto ambientale, dotato di innovativi sistemi di razionalizzazione nell’uso dell’energia. Disporrà di 404 posti letto, con camere a due letti e alcune a uso singolo, con un alto comfort alberghiero. All’interno, l’Ospedale sarà attraversato da percorsi semplici e distinti tra pazienti, visitatori e personale sanitario, con due ingressi: uno in Via Alessandro Volta e l’altro in Corso Aurelio Saffi, per l’accesso al pronto soccorso.


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