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Vacanze estive 2022, la Liguria tra le mete preferite: bene Genova e Rapallo

Se nel 2021 si registrava un numero di cancellazioni altissimo con picchi del 50%, quest'anno si è tornati appena sopra la normalità pre covid

Volano le prenotazioni a pochi giorni dall'avvio ufficiale dell'estate più vicina al ritorno alla normalità post pandemia, secondo l'ultimo report diffuso dal centro studi Italianway che ha fotografato numeri e tendenze. Tra le mete più apprezzate, la Liguria con Genova e Rapallo in primo piano.

"Il trend del turismo in appartamento è sicuramente ormai consolidato - è l'analisi di Marco Celani, ad di Italianway - ed i viaggiatori sono sempre più attenti alla qualità del prodotto e dei servizi offerti dalla gestione professionale degli immobili. Le tariffe, tornate ai livelli pre-covid, ci dicono che il mercato è in grande ripresa, con una crescita, nei primi cinque mesi del 2022, di oltre il 60% rispetto allo stesso periodo del 2021: da 75 euro a notte a 120 euro circa". Da sottolineare inoltre il tanto atteso ritorno dei turisti stranieri che, stando alle prenotazioni effettuate sul portale di Italianway, in questi primi mesi del 2022 sono arrivati da 114 Paesi diversi. Inevitabilmente si contrae la percentuale di viaggiatori italiani che dal 52% dello scorso anno passa all'attuale 34%.

Tra le mete preferite, la Liguria ha già superato del 10% il totale delle prenotazioni del 2021, nonostante non abbia ancora raggiunto il numero di soggiorni totali dello scorso anno. Molto bene Andora, Sanremo, Genova, Finale e Rapallo con buoni tassi di occupazione già da aprile.

Tra i nuovi trend registrati da Italianway anche la normalizzazione delle tempistiche con cui vengono effettuate le prenotazioni: se la pandemia aveva alterato la booking window imponendo prenotazioni last minute se non addirittura last second, il ritrovato ottimismo e la percezione concreta di un ritorno alla normalità più vicino determinano l'allungamento della finestra di prenotazione. I viaggiatori prenotano in media 48 giorni prima di arrivare, con dinamiche che variano in funzione della nazionalità (gli italiani in media 15 giorni prima, gli americani 38, i tedeschi 31, i francesi 28) e della destinazione o della motivazione del soggiorno, con le città che vengono prenotate prima se per vacanza, sotto data per lavoro e il mare sempre con un po' di anticipo, anche per trovare la disponibilità di aerei e traghetti. Al tempo stesso, osserva Celani, "mentre nel 2021 registravamo un numero di cancellazioni altissimo con picchi del 50%, quest'anno siamo tornati appena sopra la normalità pre-pandemia con un tasso di cancellazione di poco superiori al 15%".


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