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Semafori intelligenti, le multe e le proteste aumentano: Tursi chiarisce come funzionano

L'assessorato alla Sicurezza e il comandante della polizia Locale insistono: sono fondamentali per la sicurezza. Ma le multe per mancato rispetto della segnaletica orizzontale sono la maggior parte, e le associazioni di categoria e dei consumatori insorgono

Quasi 40.000 multe staccate tra settembre e dicembre, oltre 112.000 punti decurtati da patenti e migliaia di euro versati nelle casse del Comune: è il bilancio di 4 mesi di funzionamento dei semafori T-Red, gli impianti semaforici che rilevano automaticamente determinate violazioni del Codice della Strada sfruttando le telecamere.

A oggi sono 7 gli incroci ritenuti pericolosi regolati dal T-Red, tra cui spiccano quelli di corso Europa, corso Torino e via Cantore, e negli ultimi mesi le multe conseguenti alla loro entrata in funzione sono aumentate esponenzialmente. Questo anche perché, tra le infrazioni rilevate, c’è anche il cambio corsia, una fattispecie duramente contestata durante l’apposita commissione consiliare convocata per discutere del funzionamento dei T-Red.

T-Red, come funzionano e quando scatta la sanzione

Il T-Red entra in funzione quando la lanterna semaforica proietta la luce rossa (e solo in quel caso) e il sistema rivela i tre passaggi vietati con il rosso:

- il passaggio del veicolo che non rispetta il rosso (viene contestato il comma 3 dell’articolo 146 del codice della strada, la sanzione è la più pesante e vengono decorati 6 punti patente);

- il superamento della linea di arresto e il mancato rispetto della segnaletica orizzontale (in questo caso viene contestato il comma 2 dell’art. 146, la sanzione è più leggera e vengono decurtati 2 punti dalla patente); 

- se il veicolo si trova sulla corsia di indirizzamento, che è segnaletica orizzontale vincolante, e non la rispetta cambiando corsia. In questo caso  la multa è di 41 euro (se pagata in forma ridotta) e arriva la decurtazione di 2 punti dalla patente.

Proprio quest’ultimo punto ha suscitato una valanga di richieste - da parte di associazioni di categoria e dei consumatori - per la revoca: da Assoutenti, che ha definito la multa per la canalizzazione «un inaccettabile accanimento vista la situazione del traffico di Genova» passando per i rappresentati sindacali di Amt, Amiu, Aster, ma anche dei tassisti.

Multe T-Red, sono legittime?

L’assessore comunale alla Sicurezza, Giorgio Viale, ha difeso l’operato dei T-Red ricordando la maglia nera ottenuta da Genova per gli incidenti stradali e mortali: «I semafori non servono per fare cassa - ha detto Viale - siamo disponibili a trovare altre soluzioni per tutelare la sicurezza dei cittadini, ma di proposte ancora non me ne sono arrivate»

Anche il comandante Gianluca Giurato, comandante della polizia Locale, ha sottolineato l’importanza dei TRed come deterrente per prevenire incidenti: «Quello di Genova è un primato di cui non vantarsi, tutte le grandi città e i piccoli comuni ricorrono ai TRed e dopo i numerosi incontri fatti con organizzazioni sindacali, soprattutto di Amt, abbiamo visto come una volta diffusa la notizia dell’entrata in vigore le infrazioni sono diminuite - ha detto Giurato - i TRed sono in commercio da decenni in italia, e Genova stranamente non li aveva ancora utilizzati. Sono omologati con decreto del Ministero dei Trasporti e successivi decreti, e la legittimità delle sanzioni è stata confermata anche in Cassazione»

Contasecondi, la soluzione?

A oggi l’unico compromesso di cui si è discusso per cercare di mitigare l’effetto “strage” dei TRed - che finiscono per multare nella stragrande maggioranza dei casi infrazioni come il superamento della linea di stop o il cambio di corsia - è il contasecondi. 

A proporlo in consiglio comunale era stato il consigliere Carmelo Cassibba, tassista e proponente della Commissione: l’auspicio è che l’installazione del countdown aiuti a sanzionare le infrazioni più gravi, come il mancato rispetto del rosso, e ad aumentare la tolleranza verso altre che, soprattutto nel traffico di Genova, sono all’ordine del giorno. A oggi però non c’è un progetto concreto di installazione di contasecondi ai semafori, e ai genovesi non resta che prestare particolare attenzione non solo al colore della lampada, ma anche alla segnaletica orizzontale, nei pressi di particolari incroci.

Dove sono i semafori T-Red a Genova

  1. Cantore/Fossato/Autostrada
  2. Europa/Isonzo/Timavo
  3. Torino/Tolemaide/Invrea
  4. Hermada/Puccini/Albareto
  5. Caprera/Cavallotti/Orsini
  6. Gastaldi/Corridoni/Barrili
  7. Aurelio Saffi/Questura.

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