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Falco pellegrino abbattuto da un cacciatore: secondo esemplare in pochi giorni

Al Cras di Campomorone è arrivato un rapace colpito da pallini sparati da un fucile: in cura nello stesso centro anche un altro, portato dalla Locale e anche lui con ferite simili

Due falchi pellegrini arrivati al Cras di Campomorone nel giro di pochi giorni, entrambi feriti da pallini sparati, con tutta probabilità, da cacciatori.

La denuncia arriva proprio dal Cras, un centro specializzato nel recupero e nell’assistenza ad animali selvatici, che sta facendo il possibile per salvare entrambi i rapaci, specie protetta. Uno era stato recuperato dagli agenti di polizia Locale in un'area recintata di Teglia, impossiblitato a volare per la presenza di pallini da caccia in un'ala.

«Nemmeno il tempo di far operare il falco pellegrino arrivato nei giorni scorsi, che un altro falco pellegrino è stato portato al nostro Cras - spiegano - Purtroppo la situazione è molto seria, il rapace presenta una lussazione alla spalla destra. L'omero è fuoriuscito dall'articolazione (freccia gialla), e sottoponendo il falco alle lastre abbiamo avuto un'amara sorpresa: la presenza di un pallino da caccia (nel cerchio giallo) che probabilmente ha causato la lussazione a causa dell'impatto col corpo del falco o provocando la caduta del rapace».

Entrambi i falchi, sottolineano dal Cras, «presi a fucilate da bracconieri che probabilmente avevano regolare licenza di caccia. A quanto pare, ci vuole davvero poco per superare il "confine" che separa la caccia dal bracconaggio. Una situazione grave, una vera e propria emergenza che va arginata con decisioni forti: per noi è avvilente e insostenibile vedere questi splendidi rapaci abbattuti a colpi di fucile, non possiamo far altro che sperare di riuscire a salvare questo falco anche se una lussazione alla spalla è un problema grave che spesso compromette per sempre la funzionalità dell'ala».

Il Cras è specializzato, come detto, nell’assistenza ad animali selvatici, e in questo periodo fa i conti con numerosi esemplari finiti nel mirino dei cacciatori. Il falco pellegrino è, però, protetto e tutelato dalla legge, e le conseguenze per chi spara sono penali: un deterrente troppo debole, evidentemente, per impedire che questi rapaci vengano presi di mira e spesso colpiti per essere poi lasciati in fin di vita. Il Cras continua a lavorare per l’assistenza, e chi volesse contribuire.


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