Coronavirus

Weekend in zona arancione: le regole su spostamenti, negozi e supermercati

I bar e ristoranti sono chiusi tutto il giorno, aperti invece i negozi, i parrucchieri e i centri estetici

Da lunedì 11 gennaio la Liguria entrerà in zona gialla, ma oggi, sabato 9, e domenica 10 gennaio l'Italia intera è in zona arancione per due giorni. Cosa si può fare e cosa no e come orientarsi tra i divieti? Cerchiamo di fare chiarezza, premettendo che il testo del decreto con le restrizioni anti covid ha confermato che fino al 15 gennaio 2021 è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori delle diverse regioni o province autonome.

La zona arancione in tutta Italia il 9 e 10 gennaio

Nel weekend del 9 e 10 gennaio, dunque, l’Italia entra in zona arancione per due giorni. Per 48 ore varranno le stesse regole per tutta Italia, mentre da lunedì 11 si ritornerà alle zone di colore, giallo rafforzato nel caso della Liguria.

  • Il 9 e il 10 gennaio tutta Italia sarà in zona arancione: gli spostamenti sono permessi dalle 5 alle 22 ma con autocertificazione; sarà vietato uscire dal proprio comune. I bar e ristoranti sono chiusi tutto il giorno, aperti invece i negozi, i parrucchieri e i centri estetici;

Le regole sugli spostamenti, i negozi e i supermercati nel weekend 9-10 gennaio

Il 9 e il 10 gennaio gli spostamenti sono permessi in tutta Italia dalle 5 alle 22, ma vanno giustificati con il modulo di autocertificazione (potete scaricarlo qui). Come sempre è consentito spostarsi per tornare alla propria residenza, domicilio o abitazione e per lavoro o motivi di salute e necessità. Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro trenta chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. I bar e i ristoranti sono chiusi tutto il giorno, o meglio: sono aperti ma soltanto per l'asporto e la consegna a domicilio fino alle ore 22. Sono aperti invece i negozi, i parrucchieri e i centri estetici. Aperti anche i supermercati ma restano chiusi i centri commerciali.

L'ipotesi di una zona verde per alcune regioni

Nel sistema di classificazione per colori delle regioni "è stato proposto di inserire il verde, per dare questo obiettivo di speranza, ma non è ancora stato inserito nelle categorie. Il verde sarebbe per le regioni che teoricamente sono in una condizione di ritorno alla normalità": il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo ha annunciato oggi su SkyTg24 la proposta di una nuova categorizzazione per i territori. La proposta illustrata da Miozzo non è altro che quella che all'inizio era stata chiamata "zona bianca" e che arrivava dal ministro della Cultura Dario Franceschini "per dare una nuova speranza ai cittadini".

Nella zona verde rientrerebbero le regioni, le fasce o le zone con gli indicatori migliori, e in queste aree si potrebbero riaprire i luoghi della cultura, come musei, teatri, sale da concerto e cinema. In questa zona bar e i ristoranti lavorerebbero senza limiti di orario e anche piscine e palestre tornerebbero a funzionare a pieno ritmo. Sempre però mantenendo le regole base di contenimento, come mascherina obbligatoria, distanziamento e divieto di assembramento. Il parametro per accedervi è quello di 50 casi ogni 100mila abitanti e non l'indice di contagio inferiore ad un certo numero.


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