Coronavirus

Coronavirus, detenuto contagiato dal suo avvocato

La Uil chiede il 'coprifuoco' nelle carceri e la sospensione temporanea dei colloqui. Contagiati anche tre agenti di polizia penitenziaria

Quattro detenuti e tre poliziotti penitenziari sono risultati positivi al covid-19 nel carcere di Pontedecimo e un detenuto e tre poliziotti in quello di Marassi. A darne comunicazione è Fabio Pagani, segretario regionale della Uil polizia penitenziaria.

«Dobbiamo evitare - dichiara Pagani - a questo punto che nelle carceri si rischi un'espansione del contagio da covid-19 fra i ristretti e soprattutto fra il personale di polizia penitenziaria. Occorre dichiarare il 'coprifuoco nelle carceri', evitare qualsiasi forma di colloqui di presenza (avvocati, familiari) attivare tutte le procedure a distanza anche per udienze in Tribunale».

«Basta pensare - prosegue Pagani - che il detenuto di Marassi risulta essere stato contagiato dal suo avvocato in udienza in tribunale nei giorni scorsi. A Pontedecimo 149 detenuti presenti, 80 uomini e 69 donne, e sono presenti circa un centinaio di poliziotti penitenziari (tra uomini e donne). A Marassi sono ben 700 i detenuti presenti e circa 300 poliziotti effettivi, non riusciamo a capire come mai ad oggi sia l'amministrazione penitenziaria, ma soprattutto l'Asl di competenza non abbia ancora provveduto a un celere intervento e per questo motivo ci rivolgiamo al capo del Dap Petralia e al presidente della Regione Toti (che ha mantenuto la delega per la Sanità) affinché si adoperi anche su una serie di ulteriori misure che riteniamo indispensabili».

«Occorre immediata tamponatura generale e importanti indicazioni, tutela e rassicurazioni al personale di polizia penitenziaria, basta pensare che a Marassi si organizzano ancora spettacoli teatrali addirittura aperti al pubblico (nel prossimo weekend), follia allo stato puro», conclude il sindacalista.


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