Coronavirus

Sarzano: dai dehor al distanziamento, bar e ristoranti uniscono le forze per il rilancio

I titolari di attività di ristorazione e somministrazione fanno squadra, mappando tutti i locali che possono rispettare le norme anti contagio da coronavirus

Una grande “piazza del gusto” all'aperto simile a quella descritta dal sindaco Marco Bucci per far fronte alle pesanti ripercussioni economiche che l’emergenza coronavirus ha provocato soprattutto sui luoghi di socialità e convivialità: i titolari dei bar e dei ristoranti di Sarzano fanno rete, e uniscono le forze per la ripresa.

Il Civ Sarzano ha infatti inaugurato la “Fase 3” con il progetto “Safe Sarzano Open Air”, che prevede una mappatura dettagliata dei locali aderenti al Civ in grado di mantenere e garantire le norme previste per la riapertura.

In totale sono 35 le attività che hanno aderito, e che si sono adeguate alle misure previste per quanto riguarda sanificazione dei locali, presidi per i clienti (gel igienizzante in primis), e poi distanziamento, gestione della prenotazione e dei flussi della clientela. A questo proposito, gran parte dei locali della zona ha approfittato della possibilità data dal Comune di occupare gratuitamente il suolo pubblico, e si è organizzato per consentire ai clienti, quando possibile, di prendere posto all’esterno.

«La quasi totalità di esercenti della zona ruota attorno al food, non potevamo farci trovare impreparati - spiega Matteo Zedda, presidente del Civ - ci siamo confrontati e abbiamo deciso di elaborare una mappa del Civ che evidenziasse il grande lavoro di riorganizzazione degli spazi all’aperto per comunicare ai nostri clienti un senso di sicurezza, professionalità atto a rasserenare gli animi e tornare a godere degli spazi cittadini».


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