Coronavirus

Bonus Natale da 1.400 euro per le famiglie in difficoltà

I contributi saranno erogati dai Comuni a beneficio dei nuclei familiari più colpiti dagli effetti della pandemia. Le somme saranno erogate con buoni spesa per acquistare generi alimentari e beni di prima necessità

È stato ribattezzato ‘Bonus Natale’ ma in realtà non si tratta di un voucher, come per il bonus terme, ma bensì di buoni spesa erogati da Comuni alle famiglie in difficoltà per l’acquisto di generi alimentari e di beni di prima necessità.

Un contributo fino a 1.400 euro a famiglia per contrastare la congiuntura economica attraversata da alcuni nuclei familiari a causa del covid-19. La misura è stata prevista originariamente dal decreto Ristori ed è stata rifinanziata dal governo con il decreto Sostegni bis (dl 25 maggio 2021, n. 73).

La somma stanziata è di 500 milioni di euro che saranno divisi tra i Comuni con questo metodo:

  • una metà in proporzione alla popolazione residente in ciascun comune.
  • l’altra in base alla differenza tra il reddito pro capite per ogni comune rispetto al reddito medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione.

Questi fondi sono gestiti direttamente dall'amministrazione comunale che si occuperà della pubblicazione del relativo bando con l’indicazione degli specifici requisiti per ottenere il bonus.

Chi può richiederlo e come si presenta la domanda

Il Comune pubblicherà sul sito istituzionale il bando con il dettaglio dei requisiti di accesso al contributo e le modalità di erogazione. Infatti, ogni amministrazione comunale, dopo l’assegnazione delle risorse, avrà il compito di stabilire: criteri, importi, scadenza e documentazione necessaria per presentare domanda (ad esempio la certificazione del valore Isee).

Il contributo può essere richiesto sia dalle famiglie numerose, con più componenti o figli, ma anche dalle singole persone. Il decreto stabilisce la data del 31 dicembre 2021 come termine ultimo per presentare le domande, i Comuni potranno però stabilire termini diversi. L'importo del contributo è proporzionale e legato alla situazione economica della famiglia e al numero di componenti.

Sarà comunque compito dei Comuni stabilire gli importi dei diversi scaglioni, che variano quindi da città a città. Il contributo minimo sarà pari a circa 100 euro il massimo toccherà i 600-700 per i nuclei familiari più numerosi.

Nel 2021 ogni nucleo familiare può accedere al "bonus" due volte, arrivando così alla cifra massima di 1.400 euro. Tra i criteri di selezione viene data priorità alle famiglie che non ricevono nessun tipo di sostegno pubblico.

Sono invece esclusi dal bonus natalizio coloro che percepiscono già altri sostegni pubblici, tra i quali:

  • Reddito di Cittadinanza.
  • Reddito di Inclusione.
  • NASPI.
  • Indennità di Mobilità.
  • Cassa Integrazione Guadagni.

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