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Stabilimenti balneari, ripartenza ufficiale sotto un cielo nuvoloso

In Liguria si era già pronti a inizio maggio, ma quella di sabato è la data che sancisce l’avvio della stagione un po’ in tutta Italia. E il meteo non è stato amico

Primo giorno “ufficiale” di mare all’insegna delle nuvole e delle temperature più rigide a Genova: sabato 15 maggio, giornata in cui gli stabilimenti balneari hanno potuto aprire così come stabilito inizialmente dal decreto Riaperture sul coronavirus, spiagge e lungomare erano decisamente meno affollati del solito, complice il meteo.

Poche le persone a passeggio lungo corso Italia, qualche asciugamano steso a Boccadasse, ma gli stabilimenti si sono aperti sabato mattina insieme con le piscine all’aperto per accogliere i clienti.

In Liguria il termine era comunque stato anticipato al primo maggio, anche per consentire i lavori di allestimento, e il protocollo prevede un distanziamento tra gli ombrelloni in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadrati per ognuno e il mantenimento di almeno un metro di separazione tra i clienti. Le spiagge in concessione devono privilegiare l’accesso tramite prenotazione, con l’elenco delle presenze mantenuto per un periodo di 14 giorni.

Un primo passo - meteo permettendo - per far ripartire il turismo nel fine settimana che potrebbe precedere una “revisione” del decreto, con l’anticipo del posticipo del coprifuoco e dell’apertura per alcune attività rimandate a giugno. Il presidente della Regione Toti, intanto, ha già annunciato di essere pronto a vaccinare i turisti, a patto che si trattengano in Liguria per il tempo sufficiente a completare il ciclo.


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